Ecco i libri che ho letto su Venezia e il Veneto e che potete procurarvi per rilassarvi sotto l’ombrellone o in montagna
Che vacanze saranno queste del 2020? Io me lo sto ancora chiedendo. Per fortuna mi sono portata avanti tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020 con i miei viaggi in Thailandia e in Spagna. Complice anche il fatto che quest’estate non si sa quanto riuscirò a lavorare come accompagnatrice turistica, le incertezze sono molte per me.
Quello che è sicuro è che anche tu magari stai cercando qualche libro da leggere su Venezia o sul Veneto anche solo per un pomeriggio in relax al parco. Ecco che ho pensato di raccontarti cosa ho letto durante questo lockdown così che tu possa prendere spunto.
Matteo Righetto, Savana Padana
Non conoscevo Matteo Righetto e mi sono imbattuta in lui ascoltando una conferenza stampa su una sua produzione teatrale, #YuriLibero.
Savana Padana è un noir ambientato in Riviera del Brenta, tra Padova e Venezia. Senza dubbio l’autore riesce a rendere l’atmosfera di quei luoghi così ben conosciuti anche per le attività della Mala del Brenta.
Mafia cinese e locale, zingari, una statua di Sant’Antonio e i carabinieri: questi sono gli ingredienti di questo “western” in salsa padana che si farà ricordare per le sue atmosfere. Io l’ho perfino sognato una notte.
Il libro è denso ma smilzo, tempo di lettura due pomeriggi al mare.
Andrea Zanetti, Leoni da Mar
“Leoni da Mar” è un romanzo storico. Si tratta del volume di mezzo di una trilogia scritta da Andrea Zanetti e intitolata Sulle Ali del Leone. Nella saga si narra di “Venezia e degli anni della sua massima ascesa e del suo lento ma inesorabile declino”.
Il volume di mezzo (comprato da me per errore perché credevo fosse la parte iniziale della saga ma comunque la storia si regge benissimo da sola) racconta dei momenti subito precedenti la famosa battaglia di Lepanto. Ne delinea i contorni, la descrive nei suoi momenti più importanti e ne racconta anche qualche momento successivo.
1570. Giacomo Rinaldi, detto Zuan, vive come contrabbandiere e mercenario nella colonia veneziana di Cipro, assieme alla famiglia che si è costruito. All’arsenale di Istanbul viene allestita la più grande flotta che un Sultano abbia mai messo in mare, con lo scopo di invadere l’isola e annetterla al proprio impero. Venezia risponde con forza, inviando una flotta altrettanto possente per soccorrerla. Nella corsa contro il tempo, prima che le due flotte si affrontino, Zuan funge da infiltrato segreto per traghettare notizie essenziali a preparare l’isola all’assedio. La guerra che divampa, una spia turca che lascia Venezia con delle informazioni cruciali, una famiglia divisa e all’orizzonte la più grande battaglia navale della storia. Zuan dovrà combattere contro tutto e tutti pur di salvare ciò che di più caro ha al mondo, nell’intricato scenario del Mediterraneo orientale alla vigilia della battaglia di Lepanto.
Devo dire che Andrea Zanetti ha fatto veramente un lavoro incredibile per mettere insieme tutte le suggestioni e i temi storici.
Ora, sebbene come detto, questo volume si regga da solo, sono molto curiosa di leggere il seguito.
Tempo di lettura: una settimana prima del riposino in montagna.
Andrea Pennacchi, Pojana e i suoi fratelli
Probabilmente conoscerete Andrea Pennacchi per i suoi interventi durante il programma “Propaganda Live“: così l’ho conosciuto io e devo dire che ho scoperto poi una persona molto interessante.
In realtà Pojana arriva alla ribalta con il video “Ciao Terroni“: eccolo l’avido padroncino del nord est, ossessionato da i schei (soldi), razzista e pieno di pregiudizi. Quel video su realizzato per la campagna “This is racism“.
Pojana e gli altri fratelli del racconto parlando del nostro nord-est di cui andiamo orgogliosi ad intermittenza. “E’ un personaggio che riassume in sé il mio rapporto con il Veneto dal quale per anni ho desiderato fuggire, in odio a quei tratti che lo rendevano insopportabile”:
Nella perfezione però racconta anche della sua conciliazione con questo mondo avvenuta grazie a Luigi Meneghello, Marco Paolini e Mirko Artuso.
La prefazione di Natalino Balasso è il perfetto corollario di questo smilzo e molto godibile volumetto.
Tempo di lettura: ne consiglio la somministrazione per una quindicina di giorni, appena alzati.
Sergio Pascolo, Venezia Secolo Ventuno
Il libro di Sergio Pascolo è un libro di “visioni e strategie” perfetto per questo momento in cui, post lockdown imposto dal Covid 19. Venezia sta ripensando al suo futuro. Non è un instant book, di quelli che escono subito dopo un grande avvenimento: anzi è il frutto di anni di studi e di riflessioni da parte dell’autore.
Si tratta quindi di un libro per riflettere anche in vista delle prossime elezioni amministrative che si svolgeranno.
Secondo l’autore è necessario ripensare ad un “rinascimento sostenibile” in una Venezia che, proprio per le sue particolari caratteristiche, offre un modello replicabile anche nel resto del mondo. Molto interessante anche la sua riflessione su Mestre, definita “città verde e foresta urbana”.
Quella che Pascolo auspica è veramente una “Venezia che vorrei” incentrata sull’uomo, l’armonia, l’equilibrio di cittadinanza e cultura, sviluppo e sapere ma sempre nell’ottica del rispetto della sua storia e della sua natura.
Tempo di lettura: 4/5 giorni al mare ma non portarlo al Lido se non vuoi rischiare una discussione politica sui massimi sistemi con il tuo vicino di ombrellone.
Vi faccio anche un piccolo sunto su YouTube, casomai voleste approfondire. Lasciate stare l’anteprima che mannaggia a YouTube non è mai quella che vorrei.
Ovviamente i miei consigli non finiscono qua. Ci leggiamo il mese prossimo per altre novità.