Ciao turista, sono Venezia, mi manchi.
Questi sono giorni difficili per me.
Dopo l’acqua alta di novembre durante la quale ho avuto veramente paura, dopo le nebbie invernali aspettavo aprile per accoglierti.
Chi mi ama di solito in questo mese di aprile organizza l’apertura di bellissime mostre, riapre gli hotel dopo averli abbelliti durante l’inverno, prepara la Biennale.
Caro turista, in questo momento, come in tutte le primavere, sono solare e felice di stupire, chi mi abita con coraggio e amore, con tramonti mozzafiato e albe incantevoli.

San Giorgio al Tramonto
Eppure sono anche malinconica.
Caro turista, mi manchi. Certo a volte non ti sei comportato proprio bene: sei venuto in massa e i miei amati abitanti non riuscivano nemmeno a camminare per le mie strade.
Hai fatto pick nick nel mio salotto di Piazza San Marco invece di assaggiare qualche cicchetto in uno dei miei bacari.
Ti sei vestito come se dovessi andare al mare mentre io sono una vecchia signora, mi disegnano così, che merita più rispetto quando vieni a trovarmi.
Eppure mi manchi.
Mi manca vedere il tuo sorriso quando arrivi e trovi qualcuno che ti accoglie e che non vede l’ora di stupirti con i miei effetti speciali.
Mi manca vedere la tua faccia stupita quando le mie guide ti raccontano della mia storia millenaria studiando ogni giorno per raccontami nel migliore dei modi.
Mi manca vederti entrare negli hotel e vedere i portieri che ti accolgono salutandoti in tutte le lingue del mondo.
Mi manca quando entri timido nelle botteghe degli artigiani, custodi di secoli d’arte.
Mi manca vederti a tavola nei miei ristoranti quando finalmente ti rilassi e non vedi l’ora di assaggiare il cibo che hai sognato.
Mi manca la tua frenesia prima di salire in gondola, la gioia da bambino che i miei gondolieri cercano nei tuoi occhi.
Mi manca vedere che bevi il tuo primo spritz mentre i miei osti ti servono anche un cicchetto e ti salvano dall’ebbrezza dell’alcol.
Mi manca quando con stupore osservi i miei maestri vetrai o quando a Burano come un bambino ti aggiri tra le case colorate.
Caro turista, mi manchi oggi ma spero di accoglierti domani perché sono una vecchia signora che ha bisogno di compagni per sentirsi viva.
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