Scalfaferro: amato da grandi e piccini, per molti è il Torrone per eccellenza delle feste natalizie. Scopri la produzione in Riviera del Brenta
Dopo anni di tentativi, finalmente lo scorso giovedì sono riuscita a organizzare una visita al Torronificio Scaldaferro. L’azienda in Riviera del Brenta produce torrone a livello artigianale dal 1919 (eh sì, l’anno prossimo un bell’anniversario da festeggiare).
La storia degli Scaldaferro comincia con il bisnonno Marco che girava per i paesi limitrofi facendo il venditore di biscotti per conto terzi per arrivare fino ai giorni nostri. In un secolo di storia l’azienda ne ha passate molte, non ultimo il tornado che nel 2015 ha seriamente compromesso il futuro l’azienda. Ma la passione del suo proprietario, Pietro Scaldaferro, ha permesso di continuare la produzione.

Scaldaferro il mandorlato (credit Scaldaferro website)
Nella visita ho coinvolto che amiche blogger Monica Cesarato (foodblogger) e Roberta Zennaro che si occupa di viaggi principalmente ma ne sa a pacchi anche di cibo. Con una certa sorpresa Ci accoglie Pietro Scaldaferro, titolare dell’azienda, ci dota di cuffietta e soprascarpe e ci introduce in laboratorio. Non ci aspettavamo infatti che mettesse a disposizione due ore del suo prezioso tempo per raccontarci della sua azienda. Fare una visita alla produzione non è facile: si rischia di disturbare chi sta lavorando e ci vuole tanta passione per coinvolgere chi viene in visita.
Come sicuramente saprete il torrone è un prodotto, al momento, prettamente stagionale. E’ quel dolce che spunta sempre dopo i pranzi o le cene natalizie di solito dopo pandoro e panettone: quando sembra che si è mangiato tutto. Ecco qualcuno che dice: “Eh ma il torrone e la frutta secca, non la mangiamo??”.
Qui in Veneto, se dici torrone pensi a Scaldaferro, alla sua candida confezione di fiocchi lavorati a mano. Infatti qui il torrone non è pressato ma viene estratto a panetti dalla impastatrice e lavorato a mano. Quando entriamo in laboratorio vediamo infatti un baldo e muscoloso giovine alla impastatrice (originale degli anni ’20, in rame) e tante signore che si dedicano alla produzione del fiocco di torrone. Nel fiocco di torrone ci deve essere una buona quantità di “parte bianca” (costituta dagli albumi, zucchero e tanto tanto miele) e ci deve essere la frutta secca, intera.

Scaldaferro – la cottura
Uno dei segreti del Mandorlato Scaldaferro è la cottura a bagnomaria di ben 10 ore, non riscontrabile nei torroni industriali, che rende il prodotto friabile e inconfondibile, in quanto montato “a spuma” e di colore leggermente ambrato.
La frutta secca (mandorle, pistacchi, nocciole, noci) arriva dalla Puglia e dalla Sicilia, scegliendo le partite migliori, e le tosta a caldo qui, in laboratorio.
Si producono mediamente 450 kg di torrone al giorno (dalle ore 3 della mattina alle ore 23) e in produzione lavorano 16 persone.
Perché lavorare il torrone a caldo, produrlo in fiocchi e non in tavolette? Perché in questo modo nel torrone rimane dell’aria all’interno e risulta completamente diverso al palato del torrone pressato, rimane più leggero e friabile. Vengono infatti esaltati l’aroma e la fragranza degli ingredienti. Inoltre è già pronto per essere comodamente mangiato in pratici e simpatici bocconcini (pure troppo buoni, che uno tira l’altro).
Poi diciamo, devi mangiarlo al volo perchè la sua scadenza massima è quella di un anno.

Scaldaferro fiocchi di mandorlato
Ma la produzione del torrone nel Torronificio Scaldaderro non si limita a quello classico. Grazie alla passione di Pietro Scaldaferro per i mieli, ogni anno vengono prodotte anche delle edizioni limitate con mieli rari e frutta secca speciale: a seconda delle caratteristiche del miele viene scelta la giusta frutta secca da abbinare.
Tante di queste edizioni limitate trovare poi anche un abbinamento speciale con dei formaggi, tanto da rendere il torrone anche un prodotto da antipasto ricercato. Parlando di formaggi, spesso alla Latteria Perenzin, vengono appunto organizzate delle serate di degustazione formaggi e torrone.
Ad esempio il miele di Barena (prodotto nella laguna di Venezia) e mandorla pugliese si abbina perfettamente con formaggi piccanti quali il gorgonzola o il pecorino.
Uno di quelli che ho apprezzato di più quello al Miele di Rosa Damascena e mandorla Siciliana si abbina perfettamente con un caprino stravecchio. Quello al Miele di Coriandolo e pistacchio di Bronte è ottimo con la robiola.

Scaldaferro alcuni prodotti
Si tratta di edizioni limitate perché la produzione di questi mieli è estremamente ridotta e la Scaldaferro spesso ne acquista in toto la produzione. Ecco le edizioni limitate dei mieli:
Nel periodo natalizio lo spaccio è aperto dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 19 in via Ca’ Tron Via Ca’ Tron 31 a Dolo (Venezia).
Parlando di prezzi non aspettatevi che il torrone sia economico: è artigianale e quindi la produzione è di tipo diverso. Ma d’altronde se vi dico che si va a prendere i mieli rari, capite di che prodotto sto parlando.
Oltre al Torronificio, legate al nome Scaldaferro ci sono anche altre due realtà: la Dimora Storica Scaldaferro a Mira (colazioni top) e la Cioccolateria Scaldaferro in via Ca’ Tron 33 sempre a Dolo. Nella stagione estiva viene anche realizzato l’aperitivo gelato (già nella mia wish list) mentre nella stagione invernale di trasforma nel regno della cioccolata calda, delle tisane e delle torte da asporto.
Ecco un breve elenco di quello che si può trovare (ma se volete essere sicuri meglio prenotare): torta alle noci, sacher al peperoncino, langarola alle nocciole, caprese al cioccolato bianco, brownie, plumcake all’arancio, torta joghurt, miele e cardamomo e crostata alla marmellata.

Scaldaferro tartufi
Il Torronificio Scaldaferro è quindi un posto di cui andare fieri, dove portare i nostri amici a far incetta di Torrone. E’ un ottimo prodotto da far conoscere anche ai nostri amici che vivono all’estero: tanto c’è lo shop on line.
l,anno scorso per la prima volta ho assagiato per puro caso i vs prodottibhe complimenti e dire poco. quest,anno me li faro avere via e mail perche qui a pordenone non ci sono rivendite