L’estate è il momento migliore per visitare le isole della Laguna Sud di Venezia
Visitare Venezia vuol dire anche andare alla scoperta anche delle sue splendide isole. Ognuna di loro ha un carattere differente, e il mezzo di trasporto migliore è sicuramente la barca privata. Si può però godere della loro bellezza anche utilizzando i mezzi pubblici.
Se, nel corso della giornata, si vogliono visitare più isole, il suggerimento è quello di acquistare un pass da 24 ore dei mezzi pubblici al costo di € 20,00 e utilizzabile per infinite corse in vaporetto.

Lido di Venezia
Tra le isole della laguna di Venezia, sicuramente una delle più conosciute è quella del Lido. L’isola ha la peculiarità di dividere Venezia da mare. La parte che si affaccia quindi su San Marco guarda la laguna mentre con una piccola passeggiata si possono raggiungere le spiagge.
L’isola fu abitata fin dall’inizio della storia di Venezia, in particolar modo nella zona di Malamocco, ma diventò particolarmente famosa all’inizio del ‘900. Divenne infatti meta di pellegrinaggio per chi, dal nord dell’Europa, cercava un posto per una villeggiatura al sole caldo del mediterraneo. Come non ricordare il romanzo “Morte a Venezia” dello scrittore Thomas Mann? Lo scrittore racconta del soggiorno al Lido, presso l’Hotel De Bains, del professore Gustav von Aschenbach e dei suoi sentimenti per il giovane Tazio.
L’isola ha molti caratteri e per scoprirli tutti il suggerimento è di affittare una bicicletta all’inizio del Gran Viale Santa Maria Elisabetta da Lidoonbike (viale Santa Maria Elisabetta 21b). Sicuramente d’impatto le ville liberty presenti sull’isola. Molte furono modificate e restaurate nel corso degli anni mantenendo però inalterato il loro fascino. Difficile sceglierne una fra molte ma sicuramente molto interessante è la Villa che ospita l’Hotel Ausonia e Hungaria con il suo rivestimento in maiolica e l’asimmetrica terrazza o villa Bianca in via Zeno ricchissima di elementi neogotici.
Se volete fermarvi per un gelato, c’è il BarMaletti (Granviale 45). Per pranzo avete l’imbarazzo della scelta: per chi cerca il menù di pesce, cucinato secondo la tradizione, l’indirizzo giusto è La Favorita (Via Francesco Duodo 33) mentre per un pranzo più veloce si può scegliere tra il Buddha Soul&Restò che cucina piatti veneto-indiani e vegetariani (Via Gran Viale, 28/B).
L’isola è frequentatissima dai veneziani nel corso dell’estate in quanto, quasi ogni famiglia, affitta una piccola capanna sulla spiaggia dove alloggiare le cose che servono per il mare. Molti gli stabilimenti tra i quali scegliere ma sicuramente l’esperienza più particolare è quella di affittare una capanna, tucul, presso la prestigiosa spiaggia dell’Hotel Des Bains. Da ricordare che oramai da molti anni la spiaggia del Lido, perfetta anche se si hanno bambini piccoli in quando l’acqua è molto bassa per un lungo tratto. Si fregia della “bandiera blu”, riconoscimento alle sue pulitissime acque e ai servizi offerti.

Lido di Venezia – Spiaggia
L’isola diventa quasi il centro del mondo alla fine dell’estate quando vi si svolge il Festival del Cinema più antico al mondo. Il festival ruota intorno al Palazzo del Cinema e all’hotel Excelsior che ospita i più importanti attori e registi che arrivano a Venezia, sfilano sul tappeto rosso e presentano i loro film. Il premio più ambito è il Leone d’Oro e spesso i film che lo vincono guadagnano anche altri importanti premi nel corso dell’anno. Insomma sembra che il Leone di Venezia porti bene.
Altre esperienze molto diverse si possono fare visitando il cimitero ebraico, uno dei più antichi cimiteri ebraici al mondo (visitabile su richiesta al Museo Ebraico di Venezia) oppure il borgo di Malamocco.

Malamocco in bici
Con i suoi canali dall’aspetto romantico e selvaggio, calli e campielli, dove sembra di essere trasportati indietro nel tempo. Al bar troverete persone anziane intente a giocare a carte o a parlare e il tempo sembrerà dilatarsi rendendo tutti più quieti e rilassati. Per un ottimo pranzo di pesce fermatevi alla Trattoria Al Ponte di Borgo (Calle Merceria, 27).
Proseguendo verso gli Alberoni l’isola diventerà sempre più selvaggia e le dune della spiaggia libera la faranno da padrone.
Con un vaporetto della linea 20 da San Marco, oppure con una barca privata, è possibile raggiungere l’isola di San Lazzaro degli Armeni.
La visita guidata parte alla scoperta dell’isola tutti i giorni alle ore 15,25. Chi arriva qui si sente come trasportato in un altro mondo, approdato in un’oasi di pace e spiritualità. Oggi nell’isola è presente un monastero di monaci armeni dell’ordine dei Mekhitaristi, qui presenti dal 1717. Prima di loro l’isola fu sede di una comunità di Benedettini.
Impressionante il patrimonio culturale raccolto, composto di rari manoscritti e di opere artistiche donate dai fedeli. Per le opere importanti custodite, il monastero si salvò delle soppressioni di età napoleonica permettendo oggi al visitatore di fare un salto nel tempo.

Marinaretto davanti al Lido
Navigando nella laguna sud ci si può imbattere in diverse isole ora disabitate ma un tempo utilizzate per scopi precisi:
La Grazia, ristoro per i pellegrini che viaggiavano verso l’oriente e poi ospedale per la cura delle malattie infettive.
L’isola del Lazzaretto Vecchio nata per ospitare i malati di peste e poi presidio militare.
Infine l’isola di Poveglia, un tempo florido centro grazie alla sua posizione privilegiata tra Venezia e il Lido e ora al centro di diverse storie di fantasmi raccontate dagli scrittori contemporanei.
Altre isole sono state oggi convertite a funzioni diverse: l’isola di San Servolo è diventato un importante centro congressi e ospita il museo della pazzia avendo nel passato accolto un manicomio.
L’isola di San Clemente ospita il San Clemente Palace Kempinski: l’hotel è scelto soprattutto da chi ama tranquillità e privacy. Gli ospiti delle 190 camere hanno anche a loro disposizione una piscina (cosa piuttosto rara a Venezia) e una spa di lusso esclusiva del marchio The Merchant of Venice che offre percorsi personalizzati e una suite nella spa che può essere interamente prenotata.
L’isola di Sacca Sessola è invece sede dell’Hotel JW Marriott Venice. Aperto solo da qualche anno, è meta di pellegrinaggio non solo per il soggiorno in hotel ma anche per la bellissima terrazza aperta anche a chi non è ospite dell’hotel con la sua infinity pool, la spa con vista su San Marco. Il Ristorante Dopolavoro ha guadagnato 1 stella Michelin a soli 6 mesi dall’apertura.
A completamento della visita di questa parte della laguna, non potrebbe mancare una visita all’isola di Pellestrina che si raggiunge con un ferry boat dal Lido. Anche qui il miglior mezzo per procedere all’esplorazione è sicuramente la bicicletta (si può anche continuare ad utilizzare quella affittata al Lido).
Anche quest’isola ha una storia antica, che si inserisce agli albori della storia di Venezia. Oltre a difendersi dall’assalto di varie popolazioni, l’isola si è anche confrontata con la furia del mare: i murazzi, le dighe che si vedono sulla spiaggia, costituiscono oggi un’ importante barriera a difesa degli abitanti. I borghi che compongono l’isola sono tutti affacciati sulla laguna con case dai colori allegri e vivaci e a numerose barche ormeggiate.
Due strade principali scorrono parallele: una più vicina al mare e l’altra alla laguna mentre calli, campielli e corti sono i centri della vita del paese. Arrivando dal Lido il primo nucleo che si incontra è quello di Santa Maria del Mare dove si può visitare l’imponente Forte si San Pietro e poi arrivare a San Piero in Volta.
Due gli indirizzi per gli amanti della buona cucina: l’Agriturismo alle Valli con la sua bella area esterna, la vista e il pesce sempre freschissimo . A San Piero Da Nane al Canton che propone il meglio della cucina locale in un ambiente semplice ma accogliente (il suo pasticcio di pesce è famoso in tutta la regione)
Se invece cercate qualcosa di più raffinato, l’indirizzo consigliato a Da Celeste la cui terrazza poggia sullo splendido mare della laguna: anche qui il menù è quello della tradizione ma difficilmente in questi posti troverete un piatto uguale ad un altro perché ognuno lo interpreta a suo modo.
Proseguendo si trova Portosecco e nella parte sud dell’isola l’Oasi Naturalistica di Ca’ Roman: una spiaggia molto vasta, dune e una verdissima zona retrostante sono il rifugio di uccelli locali che nidificano sulla sabbia.
L’area ha quindi un altissimo valore naturalistico e il suo silenzio è ben lontano dalla folla rumorosa che spesso si trova a Venezia. Per concludere la giornata di esplorazione, l’aperitivo osservando il tramonto sulla laguna si prende al Bar Gelateria Laguna: sarà una esperienza indimenticabile.

In bici a Pellestrina