Alla scoperta di Venezia e dei suoi giardini

Venezia è considerata città di magnifici palazzi e di canali solcati dalle gondole. Ad un primo sguardo può sembrare una città con poco verde, tutta costruita dall’uomo cercando il più possibile di sfruttare lo spazio presente. Eppure i giardini ci sono e sono più di 500.

Nel processo di creazione e crescita della città, i Veneziani hanno dovuto fare i conti con la necessità di creare campi coltivabili e orti. Questo non è stato certo facile a causa dell’acqua salmastra della laguna.

Furono le comunità dei monaci a fornire i primi modelli a cui ispirarsi per la coltivazione delle erbe e degli ortaggi come nel caso dell’Isola della Certosa. Nel corso dei secoli, moltissime piante arrivarono a Venezia grazie a studiosi, mercanti ed esploratori che le riportarono dai vari viaggi effettuati. Arrivarono a Venezia il sandalo, la cannella, i cedri, gli aranci e gli ulivi.

Giardini a Venezia

Giardino dell’Hotel Cipriani

Nel Rinascimento vi fu una vera e propria esplosione di questi giardini, come ci racconta anche Jacopo de’ Barbari nella sua mappa con veduta ” a volo d’uccello”. Moltissimi palazzi avevano il proprio giardino, certamente luogo di svago ma anche di studio botanico. Piante, fiori ma anche fontane e statue a ricreare un ideale palcoscenico.

Nel corso dei secoli i giardini si svilupparono e trasformarono sicuramente per gli interventi pubblici ma anche per il cambio di destinazione di molte dimore da case ad hotel. Senza dimenticare la nascita del Lido come luogo di villeggiatura tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 con le bellissime ville liberty e i giardini.

Siete fortunati perché maggio è il mese ideale per vederli.

Nel sestiere di Cannaregio, tra la folla che esce dalla stazione, si incontra l’orto-giardino degli Scalzi (Cannaregio 54). L’orto è parte di un antico convento è oggi coltivato a vigna e frutteto con molte piante officinali. Nel piccolo negozio all’ingresso, oltre alla frutta e alla verdura che sono acquistate dei veneziani, si può trovare anche la preziosa “acqua di melissa” ricca di proprietà curative.

Giardini a Venezia

Giardino degli Scalzi

 

Affacciatevi all’interno dell’Hotel Dei Dogi (Cannaregio 3500) per ammirare l’incredibile giardino all’interno. Fu creato nel ‘700 per raccogliere preziose collezioni botaniche mentre nell’ottocento si sono aggiunti preziosi tocchi romantici. Restaurato in occasione dell’apertura dell’hotel, oggi accoglie al suo interno collezioni botaniche di rose, camelie e ortensie e di altri esemplari. Non mancate di affacciarvi nella grotta che nel passato veniva utilizzata per il ghiaccio.

Da poco più di un anno ha aperto anche il boutique hotel Eureka, a poca distanza dall’incantevole chiesa della Madonna dell’Orto. Il giardino è un prezioso tesoro nascosto che, dopo le passeggiate per la città, rappresenterà un piacevole momento di ristoro. Buon vino fresco, un buon libro e magari la mappa di Venezia aperta per trovare nuovi luoghi da esplorare: cosa chiedere di più?

Ugualmente incantevole il giardino del B&B Ca’ Del Melograno (Cannaregio 2023). Uno spazio di 200 mq con una vasca al centro dove galleggiano ninfee e iris d’acqua. Ci sono simbolici alberi da frutto e sculture donate dagli amici delle proprietaria e piccole ceramiche alle pareti che accolgono testi poetici.

Camminando nel sestiere di Santa Croce, una visita la merita il particolare Giardino d’inverno Porcinai dentro l’Hotel Papadopoli (Santa Croce 245), uno spazio rasserenante e che rappresenta la naturale prosecuzione di un parco che si trova all’esterno. Fitti rampicanti e 30 lussureggianti piante di specie diverse con un lampadario di Murano al centro che ricorda che questo paradiso di piante di trova a Venezia.

Direttamente sul Canal Grande si affaccia il giardino dell’Hotel Ca’ Nigra (Santa Croce 927) detto delle rose per i preziosi archi che disegnano geometrie tra glicini e bossi. Romantico l’affaccio sull’acqua da una panchina a mezzaluna in pietra d’Istria. Questo è uno dei luoghi preferiti dai fotografi dei matrimoni.

Passeggiando nel sestiere di San Polo in cerca di spazi verdi una sosta si può fare nel giardino di Palazzetto Bru Zane (San Polo 2368). Il palazzetto ospita concerti di musica romantica e il giardino, riportato a nuovo splendore nel 2007. E’ uno spazio romantico con fioriture prevalentemente bianche che contrastano con il glicine, pianta molto spesso presente nei giardini veneziani.

Racchiuso come la maggior parte dei giardini veneziani da un muro di cinta, è il giardino di Casa Mahler, oggi Hotel Oltre il giardino (San Polo 2542). Introdotto da un sentiero di bambù e tassi, si apre il prato circondato da una grande varietà di piante. I diversi volumi e colori contribuiscono a far sembrare questa piccola oasi di quiete, leggermente più grande di quello che in realtà è.

Nel sestiere più frequentato, quello di San Marco, i giardini più singolari si trovano a Palazzo Franchetti (San Marco 2844), anche questo con affaccio sul Canal Grande e sul Ponte dell’Accademia. Il giardino è cinto da un alto muro ma passati all’interno si cammina tra un fittissimo corridoio verde fino ad arrivare sul Canal Grande. Alla fine del percorso si trova un affaccio dove spesso sono ospitate opere d’arte contemporanea.

Molto più intimo il Giardino dell’Hotel Flora (San Marco 2283): uno spazio allungato, quasi una calle veneziana, tra due edifici tappezzati di vite americana. Numerosissime le varietà di piante presenti e gli elementi decorativi tra i quali ci si può accomodare per un momento di ristoro.

A Castello spiccano due giardini legati all’arte contemporanea. Il primo è il Giardino Carlo Scarpa all’interno della Fondazione Querini Stampalia (Castello 5252). Il giardino è all’interno di una casa museo e fu realizzato dall’architetto Scarpa a partire dal 1959. Il giardino dialoga con l’acqua, elemento fondante della città, in elaborati intrecci geometrici. Molte le suggestioni che lascia questo giardino dove la mente spazia anche in una memoria di geometrie giapponesi.

I giardini napoleonici a Castello sono in parte occupati dai padiglioni della Fondazione Biennale. Sono la più estesa aerea verde del centro storico e, da quando sono stati realizzati, luogo del passeggio cittadino tra le molte varietà di piante presenti. Per una pausa ristoratrice fermatevi presso la Serra dei Giardini (Castello 1254) luogo che ospita oltre ad una serra anche una caffetteria e un centro culturale molto attivo in città.

Anche nel sestiere di Dorsoduro, il giardino è all’insegna della contemporaneità. Per chi viene a Venezia è immancabile una visita alla Collezione Guggenheim (Dorsoduro 704). Nel giardino si trovano non solo quindi cipressi, tassi e magnolie ma anche piante che provengono da oltre oceano come i tigli americani, ma anche statue della sua collezione e donate dai collezionisti Nasher e Shulhof. Immancabile anche la foto di rito sulla sedia di marmo al centro del giardino tanto amata da Peggy Guggenheim.

Collezione Peggy Guggenheim

Collezione Peggy Guggenheim

Non solo giardini ma anche orti. Presso la chiesa dell’Angelo Raffaele (Dorsoduro 2364) è stata creata una serie di orti che fanno parte di una scuole di orticoltura biologica, la prima in città, dove piante e fiori convivino con erbe officinali e ortaggi. Sono 40 piccoli appezzamenti coltivati da cittadini con più di 65 anni di età con tecniche dell’agricoltura biologica e biodinamica.

E’ ora di prendere il vaporetto e passeggiare all’isola della Giudecca dove di giardini ce ne sono in abbondanza.

Alcuni sono facilmente visitabili come quello dell’Hotel Bauer Palladio (particolarmente bello a primavera con la fioritura dei tulipani e dei narcisi).

Anche il giardino dell’Hotel Cipriani è da visitare e si possono ammirare le piante di vite un tempo molto presenti in laguna.

A maggio è visitabile anche il Giardino di Ottilia (Calle dell’Accademia dei Nobili) impreziosito da 130 fioriture di rose diverse coltivate secondo i principi della biodinamica e della kiseniologia. E’ il giardino che sceglie che cosa e dove piantare, questo è quello che la proprietaria racconta agli stupefatti e fortunati visitatori.

Giardini a Venezia

Giardino di Ottilia alla Guidecca

Da una piccola porticina vicino al Molino Stucky si può entrare presso la manifattura tessile Fortuny creata da Mariano Fortuny, poliedrico artista spagnolo. Qui trovate un’ incredibile piscina piscina, una delle poche presenti in città, in cui sicuramente sono stati vissuti bellissimi ed eleganti party. Oltre al giardino, troverete lo showroom, bellissimo spazio, che contiene la collezione e l’esposizione di memorabilia di Fortuny, materiali, disegni, e altri lavori, inclusi cuscini, accessori, vetri d’arte, luci e tessuti pregiati.

Piscina della fabbrica Fortuny alla Giudecca

Piscina della fabbrica Fortuny alla Giudecca

Se volete continuare questo viaggio tra il verde veneziano, ecco alcuni altri suggerimenti nelle isole della Laguna. Prendete il vaporetto e recatevi, in meno di 15 minuti da San Marco, allisola della Certosa, che dopo un lungo abbandono, è stata trasformata in parco pubblico della città con all’interno un polo nautico.

Vento di Venezia Marina

Vento di Venezia Marina

Noterete che le piante sono veramente di proporzioni notevoli: questo sviluppo, anche nel giro di pochi anni, è favorito dal riverbero della luce della laguna. A Burano invece attraversate il ponte di legno e affacciatevi alla Vigna Murata di Mazzorbo che, grazie all’ illuminata attività dell’imprenditore Bisol, conosciuto per il suo vino prosecco, è diventata un presidio della cultura contadina degli orti. La piccola vigna produce poi un vino prezioso esportato ora in tutto il mondo, Venissa, con l’uva dorona, varietà autoctona della laguna.

Campanile - Venissa

Campanile – Venissa

Prendete lo shuttle in Piazza San Marco e recatevi anche presso l’isola di Sacca Sessola dove, da qualche anno ha sede dell’Hotel JW Mariott Venice. Parco incredibile, folta vegetazione e alberi di pregio, nonché dei bellissimi ulivi. Nell’isola c’è anche una bellissima SPA e una bellissima terrazza panoramica ideale per un rilassante drink.

at Jw Venice

at Jw Venice

Questa piccola carrellata per farvi apprezzare ancora un po’ di più questa città, oltre i suoi incantevoli luoghi più conosciuti.