E’ un ricco Natale e inizio anno per gli appassionati del vetro di Murano. Vi segnalo qui due mostre da non perdere per continuare ad apprezzare il vetro di Murano nelle sue diverse espressioni.
Al Museo del Vetro di Murano dall’ 8 dicembre 2017 al 15 aprile 2018 si può visitare la mostra “Il mondo in una perla“: si tratta di una mostra veramente incredibile per la quantità di oggetti esposti. Si articola in tre sezioni: nella prima sono esposte le famose canne in vetro utilizzate per la creazione delle perle. L’insieme e la varietà dei colori esposti crea un colpo d’occhio davvero impressionante.

Canne in vetro
Nella sale espositive si susseguono poi le perle di maggior pregio: a Venezia si comincia a realizzare perle in vetro dal XVI secolo, con la realizzazione delle perle forate utilizzando una piccola quantità di vetro fuso e un ago di ferro. Nel periodo successivo invece si utilizzò la tecnica utilizzata ancor oggi partendo da bacchette di vetro forate o massicce. Si possono passare ore ad osservare le diverse perle, davvero ci si rende conto di quanto siano diverse, emozionanti, ci si interroga su quanta maestria serva per realizzarle e si capisce come non possano avere un prezzo basso visto tutto il lavoro necessario per realizzarle.
La collezione del Museo del Vetro di Murano è costituita da 85 cartelle campionarie contenenti 14.182 perle, da tre pannelli di stoffa del 1863, dono della Società delle Fabbriche Unite contenenti 2015 perle e 266 mazzi di conterie, da 91 mazzi di perle a lume, di cui alcuni incompleti, da 8957 perle integre e 274 frammentate e 492 mazzi di conterie.

Il mondo in una perla
Nell’ultima parte della mostra sono esposte creazioni di artisti contemporanei che, a Murano, continuano, ognuno con il proprio stile, questa antica tradizione. Sono tutte produzioni diverse, nelle quali emerge l’anima dell’artista che le ha realizzate.
Tra le tante e bellissime opere esposte, non potrete non rimanere affascinati dalla scultura di Muriel Balensi: le foto che ho realizzato non rendono assolutamente giustizia all’opera quindi dovete per forza andare fino a Murano per vederla.

Muriel Balensi
Prendete nota degli artisti che più vi hanno colpito e dedicatevi del tempo per visitare in un secondo momento i loro atelier: sono sicura che ne resterete ancor di più affascinati. Molti artisti offrono anche la possibilità di avvicinarsi all’arte delle perle attraverso dei piccoli workshop e in ogni caso, spesso i gioielli che realizzano e di cui vi innamorate, sono produzioni uniche che potete ulteriormente personalizzare.
Al Mestre, presso il Centro Culturale Candiani, il 16 dicembre ha inaugurato la mostra “Attorno al Vetro” che rimarrà aperta fino al 27 maggio. Nonostante io in passato abbia detto che non avrei messo piede al Candiani per cose che a Venezia posso vedere gratis (qui si paga il biglietto di ingresso), ho fatto un’eccezione per questa mostra.
L’ho fatto perché sono esposte delle opere secondo una visione originale di ritrovare un parallelismo tra vetro e pittura.
oltre 230 pezzi, creazioni dalle tecniche più diverse che hanno attraverso i secoli, il costume e il gusto, scelti nelle magnifiche collezioni del Museo del Vetro di Murano – trovano il loro riflesso e soprattutto un rinnovato valore artistico e simbolico nei circa 30 dipinti opportunamente selezionati nelle raccolte civiche, in particolare in quelle della Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro, ma anche in prestigiose collezioni pubbliche e private, dalla Pinacoteca di Barletta al MAXXI di Roma, dai Musei Civici di Pesaro alla Fondazione CRTrieste.
Spesso i vetri sono stati usati nelle nature morte, o in ogni caso spingono il pittore a confrontarsi con la materia, la resa coloristica o di luce di questo soggetto così complesso. Sono “finestre che prendono luce e la portano del quadro”, ci fanno vivere la magia dei mille riflessi, potenzia la nostra vista per scoprire se c’è qualcosa in più che possiamo vedere dietro quel semplice vaso raffigurato.

Corona, Le mele di Miranda
Devo dire che mi sono particolarmente soffermata comunque su un paio di vetrine di capolavori del vetro di Murano, impossibile non esserne affascinati da tutti quei bagliori.

Vasi in vetro di Murano
Queste mostre sono state la perfetta conclusione di quest’anno in cui sono stata spessissimo a Murano e ho avuto modo di conoscerne molti aspetti: ho visto la Murano peggiore, quella fatta ad uso e consumo dei turisti (purtroppo) dove mancano originalità e perfino di cortesia. Ho visitato atelier dove sono rimasta incantata dall’abilità dei maestri e dalla pazienza dei venditori, dei quali apprezzo soprattutto la variegata capacità linguistica. Poi non posso dimenticare il mio tour del cuore Inside Murano Glass che porta negli atelier degli artigiani in abito da lavoro e nella bottega di Alessia Fuga per realizzare un vero oggetto in vetro di Murano e capire la complessità di questo lavoro: io, data la mia nota incapacità manuale, non ho ancora provato ma giuro che quest’anno lo faccio.

Io affascinata dal lavoro di Alessia Fuga
Bellissimo questo articolo, ho proprio sentito l’entusiasmo. Ci andrò anch’io a vedere queste mostre. Grazie