Una eccellenza di casa nostra: la latteria Perenzin
Erano anni che desideravo andare in visita alla Latteria Perenzin a San Pietro di Feleto (Tv) e finalmente la scorsa settimana ho potuto aggiungerlo alla mia lista di posti speciali visitati. E un ringraziamento speciale a Monica Cesarato per avermi portata con lei.
Come mai tutta sta frenesia di andare da Perenzin? Diciamo che sono una amante dei formaggi (per quanto sappia che il colesterolo, il peso e tutte quelle cose lì) e una curiosa. Aggiungiamoci che avevo sentito parlare di tutti i premi internazionali vinti dai formaggi da loro prodotti e quindi la mia curiosità non poteva che aumentare.

Perenzin – il negozio
Domenico Perenzin fondò il fondatore assieme ai figli del primo caseificio agli inizi del ‘900 in località Tarzo, a qualche chilometro dall’attuale sede costruita nel 1958 e rinnovata nel 1997. Oggi a gestire l’azienda è Emanuela Perenzin insieme al marito Carlo Piccoli. Carlo è vincitore nella sezione Miglior Professionista del Formaggio del concorso Alma Caseus (Cibus 2012). Carlo ed Emanuela seguono direttamente le lavorazioni della latteria dalla raccolta del latte, alla trasformazione e stagionatura, dall’affinamento fino alla vendita diretta al pubblico.
Siamo convinti che ogni formaggio sia un epicentro di gusti e soprattutto di memoria. Il ricordo del profumo del latte appena munto, dell’aroma dell’erba appena tagliata, del fieno secco, dell’atmosfera calda delle piccole stalle, è il patrimonio “di famiglia” che intendiamo preservare nelle nostre produzioni, tradizionali quanto innovative, e sempre fortemente connesse ai nostri territori.
Particolare attenzione si ha in azienda per il latte di capra, tanto da essere leader in Italia nella produzione di formaggi caprini da latte biologico.
Qualche hanno fa inoltre, Emanuela e Carlo hanno creato PER (marchio Perenzin, percorsi enogastronomici) che è tanti luoghi in uno: negozio di alimentari, ristorante e cheese bar. Ergo ci si può fermare anche a degustare e mangiare, cosa che noi abbiamo puntualmente fatto. Nel menù le proposte sono varie ma sicuramente da provare le varie degustazioni di formaggi. Noi abbiamo provato un “orologio di formaggi” con le migliori produzioni del caseificio. Una vera esperienza da ricordare, tanto più che abbiamo avuto un prezioso aiuto da Erica, la loro figlia, nella spiegazione dei formaggi.

Perenzin – degustazione di formaggi
Oltre al formaggio ovviamente c’è dell’ottimo vino (siamo in zona Prosecco, quello vero) e ci sono delle ottime verdure coltivate vicino a Padova. Ottimo il servizio che rispecchia un ambiente caldo e accogliente. Abbiamo dovuto pure assaggiare il tiramisù, che appunto è fatto con il loro mascarpone.
Sotto il negozio si trovano i magazzini di stagionatura e poco distante il caseificio. Visite guidate possono essere fatte al caseificio e ai magazzini di stagionatura e ovviamente si può avere una degustazione guidata dei formaggi.

Perenzin – magazzini di stagionatura
Non mancano ovviamente le serate a tema, volte ad approfondire anche i legami con gli altri ingredienti del territorio. Per restare aggiornati vi consiglio la pagina facebook della latteria.
Dicevamo dei tanti premi vinti. Il capra al traminer ha vinto il premio Super Golds classificandosi quindi tra i migliori 66 formaggi al mondo al World Cheese Award del 2016. Si tratta di uno dei “formaggio ubriaco” con una storia che risale alla prima guerra mondiale, durante la ritirata di Caporetto.
Per nascondere agli austro ungarici affamati i formaggi di casa, questi sarebbero stati coperti di vinacce, considerate materiale di scarto e quindi non sottoposte a particolari attenzioni e indagini. In fondo era meglio mangiare del formaggio rovinato, dal gusto cattivo, piuttosto che morire di fame. Passati i pericoli le “pezze” vennero recuperate, ma nel frattempo avevano cambiato il colore della crosta, divenuta violaceo scuro e la consistenza, conferendo al formaggio gli aromi del mosto. Questa inusuale maturazione risultò però essere molto gradevole, con un gusto molto particolare tra il piccante e il fruttato, una vera delizia per il palato, tanto che venne attuata anche dopo la guerra.
il San Pietro in cera d’api nel 2015 ha vinto il premio come miglior formaggio d’Europa (e me lo sono pure comprato da mangiare a casa) al Global Cheese Awards. il San Pietro in cera d’api è una particolare creazione casearia stagionata e a pasta compatta, ricoperta da una crosta trattata in superficie con cera d’api naturale. La crosta trattiene l’umidità e conferisce una gradevole consistenza vellutata dal tipico sapore di miele.

Perenzin – San Pietro in cera d’api
Insomma non siete curiosi e non avete già guardato in agenda per capire quando fare un salto qui? Mi raccomando prenotate che è meglio. Che poi qui è pure zona di prosecco, se cercaste ancora un motivo in più.
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