Venezia si sta lentamente svuotando ma forse è solo un’illusione: la stagione ricomincerà presto. In ogni caso ci sono tantissime mostre interessanti da vedere, godendosi anche la passeggiata per arrivare senza la ressa dei turisti. Ovviamente i consigli valgono anche per chi è a Venezia nel ponte dell’Immacolata o per le vacanze di Natale.
Ecco qualche ispirazione seguendo le inclinazioni di ognuno.
Ti piacciono i dipinti a tema Venezia e vuoi fare un viaggio immaginario in luoghi esotici? Devi vedere la mostra sul pittore Ippolito Caffi al Museo Correr. Io ci sono stata proprio oggi e, non solo ho amato le sue vedute di Venezia, in special modo quella con la neve, ma mi sono anche lasciata trasportare dai racconti dei suoi viaggi fatti tra Atene, la Turchia, l’Egitto e Parigi. E’ un lascito importante quello che viene esposto e che di solito giace nei depositi del Correr.

Ippolito Caffi – Venezia con la neve
Cerchi una mostra fotografica? Fino all’8 gennaio 2017 presso la Casa dei Tre Oci prosegue la mostra Rene Burri e Ferdinando Scianna, entrambi fotografi dell’agenzia Magnum. Le due mostre si sviluppano autonomamente: Burri con oltre 100 immagini racconta il suo amore per l’architettura con scatti di famosi edifici e ritratti di architetti, mentre Scianna fotografa la dimensione contemporanea del Ghetto di Venezia, di cui quest’anno ricorrono i 500 anni dalla nascita, in progetto inedito.
Cerchi eleganza, cultura e raffinatezza? La mostra Culture Chanel. La donna che legge a Ca’ Pesaro ti aspetta per farvi sognare. Gli oggetti d’arte e i libri che hanno accompagnato la vita dell’amata stilista Coco Chanel, e che occupano ancora l’appartamento in rue Cambon a Parigi, ti trasporteranno nell’immaginario di questa straordinaria donna.
I libri guidavano la sua vita: strumento di sogni, di preghiere, di viaggi poetici e artistici, di desideri amorosi, i libri le davano la misura del tempo. (…) La letteratura esaltava il suo spirito combattivo.
Oltre ai suoi libri, tante opere di Picasso, Cocteau e dei fotografi che l’hanno immortalata anche persa nella lettura di uno dei suoi libri. Per visitare la mostra viene data una audioguida ben realizzata. Non perdete però troppo tempo nelle prime 3 sale e concentrate le vostre energie nella sala finale: i filmati che vi verranno proposti sono perfino commoventi.

Culture Chanel a Ca’ Pesaro
Ti piace l’arte contemporanea e vuoi un buon motivo per tornare alla Collezione Guggenheim? La splendida mostra dedicata al pittore Tancredi è un ottimo motivo. Questo quello che scrisse Peggy di lui:
Tancredi, con la sua pittura, crea una nuova filosofia poetica per coloro che non posseggono né telescopi né razzi: quanto fortunati noi che abbiamo tali cristallizzazioni da trasportarci sani e salvi, verso altri mondi. (Peggy Guggenheim)
Io ho adorato le sue evoluzioni e le sue ricerche, ho riempito gli occhi dei suoi colori e mi sarei volentieri portata a casa sottobraccio più di un’opera. Grandissimo lavoro quello del curatore Luca Massimo Barbero per far conoscere questo importante artista, l’unico, insieme a Pollock, per il quale la collezionista si sia impegnata nel mondo per la promozione della sua opera.

Tancredi alla Collezione Guggenheim
Rinnovata da poco anche la nuova caffetteria: approfittatene per un caffè energizzante prima della visita o per un rilassante cioccolata calda appena terminata.
Ti piacciono le mostre dedicate al vetro di Murano? Prendi il vaporetto n. 2 e scendi a San Giorgio per visitare Le stanze del Vetro e la mostra dedicata all’artista Paolo Venini: in mostra 300 opere che raccontano la sua vis creativa e degli artisti che negli anni lo hanno affiancato, tra cui Gio Ponti, Piero Fornasetti, Massimo Vignelli e Tobia Scarpa.
Non sei mai stato a Palazzo Fortuny? Un ottimo motivo per organizzare la visita (o anche per ritornare, io ci torno sempre molto volentieri) è la mostra dedicata a La Bottega Cadorin. Una dinastia di artisti veneziani. Di questa penso che vi parlerò nei prossimi giorni in un articolo dedicato perché mi ha colpito moltissimo per il racconto di queste vite indissolubilmente intrecciate, nonni, figli, cognati, nipoti, spose e mariti; vite dedicate all’arte in una città che con la sua bellezza ha saputo travolgerli, trasmettendo loro il senso della meraviglia. Architetti, scultori ed ebanisti, pittori, fotografi, restauratori, animatori dei più vivaci salotti artistici e culturali. E le loro opere, con il contesto assai particolare di Palazzo Fortuny sembrano sposarsi alla perfezione.

Atelier Cadorin a Palazzo Fortuny
Buone visite e fatemi sapere se vi è piaciuto qualcosa in particolare.
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