Per i veneziani questo sarà un weekend lungo: infatti lunedì, festa della Madonna della Salute, i veneziani recuperano una festività legata al patrono (San Marco si festeggia il 25 aprile ma in Italia si festeggia la liberazione).
Quindi qualcuno partirà, mente altri approfitteranno per qualche gita o per visitare qualche mostra.
Intanto ricordo che, proprio in occasione della Madonna della Salute, la Collezione Peggy Guggenheim ha promosso anche quest’anno la Settimana Gratuita dei Veneziani (dedicata ai cittadini dei 44 comuni della Città Metropolitana). Sarà quindi possibile visitare la collezione e la nuova mostra dedicata al pittore Tancredi. Lunedì 21 novembre, vin brulé per tutti dalle 15 alle 18 nella nuova caffetteria del museo.

Collezione Peggy Guggenheim
Sabato 19 novembre dalle ore 15.30 presso il Conservatorio di Venezia inaugura il nuovo Museo della Musica. I beni musicali sono stati raggruppati in aree tematiche e sarà possibile visitare anche il l’appartamento nuziale di Alvise Pisani,
L’accurata pulitura delle decorazioni murarie, degli stucchi e dei basso rilievi ha fatto emergere una fitta simbologia alchemico-massonica, permettendone così un nuovo studio che ha dato un esito interpretativo diverso rispetto a quelli precedentemente dati. Alla luce di questo è stato possibile individuare, in una delle stanze adiacenti al museo, la struttura architettonica di un tempio massonico, ipotesi che potrà essere confermata solo dopo i lavori di restauro.
Alla cerimonia inaugurale seguirà alle ore 17.00 in Sala Concerti, la prima esecuzione in tempi moderni di Il Nome Glorioso In Terra Santificato In Cielo di Tomaso Albinoni.
Tra domenica e lunedì è d’obbligo, per credenti e non, fare una visita alla Chiesa della Salute: voluta dai Veneziani come ex voto alla Madonna per la liberazione dalla peste che tra il 1630 e il 1631 compì duramente la popolazione, fu progettata da Baldassare Longhena ed è una delle espressioni più belle dell’architettura del ‘600 a Venezia. Arrivateci attraversando il ponte di barche che da Santa Maria Del Giglio arriva direttamente in laguna, un’occasione unica per ammirare il Canal Grande da un punto di vista inconsueto.

Chiesa della Salute – Venezia
Quindi alla Chiesa della Salute ci si va appunto per raccomandarsi alla Madonna, accendendo una candela, la salute appunto. All’uscita dolci, croccante alle mandorle, palloncini e gigantesche frittelle.
Pare che a Venezia si d’obbligo (ma io non l’ho mai fatto anche se quest’anno sarei curiosa) mangiare la castradina: si tratta del piatto tradizionale con cui i veneziani celebrano questa festività, preparato con carne di montone, salato ad affumicato tramite un lungo procedimento dagli antichi Schiavoni. Il piatto viene accompagnato con il cavolo verza. Vediamo se trovo un posto dove assaggiarla. Diciamo che se lo trovate indicato fuori dal ristorante nei menù, ecco quello non è un posto “da turisti” ma un locale da provare!
Se fate un giro per la piazza, fate un salto a visitare la mostra, Ritorno in Piazza. Mostra fotografica di Anna Zemella presso il Negozio Olivetti in Piazza San Marco: la fotografa ci racconta la città invasa dall’acqua e tutti i meravigliosi riflessi che si possono cogliere anche in questi momenti.
E dopo tutti questi giretti, dove sedersi un attimo in pace a prendere il caffè a fare quattro chiacchere? Direi che, visto il tempaccio, ci si potrebbe rifugiare al T – Fondaco a Rialto, e nel frattempo sognare anche un po’.
Buon weekend!