Sono reduce da BTO, l’appuntamento annuale che riguarda il Turismo On Line. Ci vado perchè, ascoltando i vari interventi, esce sempre qualche idea interessante, oltre alle interessanti informazioni tecniche che si ricevono.
E stamattina quindi ero, con molte altre persone, in Main Hall in attesa del ministro dei Beni, delle attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini.
Moltissimi gli argomenti toccati dal ministro, tutti interessanti (se siete interessanti seguite l’#bto2014, ho twittato anche io). Ad un certo punto, interrogato su come migliorare il turismo in Italia, il ministro ha citato Venezia, “certamente non dobbiamo fare come a Venezia, dove il turismo è mordi e fuggi“, cioè arrivi, scendi dalla nave, vedi due cose e risali sulla nave. E non lasci nulla alla città.
Come dare torto al ministro: certamente quello non è un turismo di cui andare tanto fieri, non offriamo molto, se non la bellezza della nostra città. Tuttavia non sarei così categorica come il ministro, qualcosa questi turisti (che non piacciono a molti) lasciano, anche solo le compagnie di crociera per attraccare quelle poche ore a Venezia. Non è un giudizio di valore, ma un puro dato numerico.
Tuttavia non fa certamente piacere essere citati come esempio da non seguire. Ma per fortuna, quelli che scendono dalle navi da crociera, non sono gli unici turisti che visitano la città. Sì ci sono anche quelli che soggiornano nei grandi hotel ma contemporaneamente ci sono anche quelli che soggiornano in appartamento a Mestre per risparmiare qualche soldino. E quelli che ci stanno più di qualche giorno e cercano qualcosa che non sia solo Piazza San Marco. Ma invece di sperare di invertire la tendenza e cancellare le crociere dal nostro panorama, dovemmo forse pensare ad offrire esperienze turistiche diverse per le poche ore che si fermano in città.
Sempre da BTO porto a casa anche i dati analizzati da Travel Appeal sul sentiment e la reputation di 10 città italiane (qui la ricerca http://trappl.co/10_it_city ) e guardo i dati di Venezia, sempre con un po’ di sconforto. Su più di 3 milioni di contenuti analizzati circa le 10 città, emerge che Venezia è percepita positivamente dal 78,53% del campione di conversazioni on line (contro l’81,28 di Catania) e che non ce la passiamo tanto bene neanche con i giudizi sul ristorazione e personale impiegato nei servizi.
La maglia rosa la prendiamo solo per i servizi ricreative della strutture ricettive e alla fine scopriamo che solo il 10% delle recensioni che vengono lasciate su Tripadvisor ricevono una risposta: e sapete quanto tempo si impiega a Venezia per rispondere? 14 giorni, mica male, no?